INTERVISTA/PAOLO CIUFFI PRESENTA LE PROVE DEL FETTUNTA

INTERVISTA/PAOLO CIUFFI PRESENTA LE PROVE DEL FETTUNTA: ‘FARA’ LA DIFFERENZA LA CORTINE-TIGNANO’ . A BARBERINO IL SUO ESORDIO NEI RALLY

        Paolo Ciuffi, fiorentino, pilota professionista, cinque volte vincitore al Rally della Fettunta (recordman ex aequo con Federico Gasperetti), non ha dubbi. Il nuovo Rally della Fettunta è una corsa molto, molto indicativa. Qui lo presenta in esclusiva ai partecipanti e agli appassionati. Ciuffi, una vita dedicata alle corse, istruttore della D6 – Scuola di Pilotaggio di Guida Sicura, ne parla dopo aver tenuto una lezione a un corso di allievi in Sardegna. E misura bene le parole: “E’ tosto, bambini – dice con un intercalare tipico fiorentino – Questo nuovo Fettunta è molto tosto, va preparato con molta cura, nei dettagli. E’ un rally che si vince a tavolino prima che in macchina, cioè va studiato bene. Non è una gara-salotto”. Perché dici questo? “C’è discesa, c’è velocità, c’è misto, c’è guidato. E’ una gara completa”, spiega. “E se la giornata sarà atipica, ne vedremo delle belle, ci sarà selezione”.

Andiamo sulle nuove prove… “La Cortine-Tignano è la più difficile, non c’è dubbio – spiega Ciuffi – Ha dei punti molto belli, come quello vicino al ponte sulla superstrada Firenze-Siena adatto, secondo me, anche per delle riprese video. C’è diversa discesa, e farà la differenza. E’ molto complicata come strada, qui si vede il pilota. Penso che proprio su Cortine si deciderà la gara, sono sicuro di questo”.

Poi c’è l’altra ps nuova, la Fabbrica-Campoli: “Una fucilata, da fare senza fiato dall’inizio alla fine, letteralmente, secondo  me conta anche come respirano i conduttori, se hanno preparazione atletica, aerobica – dice il pilota di Pozzolatico -. Ha un fondo abbastanza buono, non va sottovalutata nessuna curva, soprattutto dal bivio di Montefiridolfi alla fine. Consiglio di valutare molto bene in base alle caratteristiche della vettura, un tratto poco prima della pieve: lì c’è quello che io chiamo ‘sciacquo’ (una compressione, ndr). Nell’affrontarlo bisogna tenere molto conto delle reazioni della vettura”.

Piazza-Sicelle-San Donato, invece, è una ps nota che Paolo Ciuffi ha percorso nell’edizione da lui vinta nel 2014 con Mirko Goggioli su una Mitsubishi Lancer Evo X. “In dei punti è stato rifatto l’asfalto, che era deteriorato. Questa è la classica prova mista dove si deve essere capaci di sostenere i cambi di ritmo e di impostazione. Tra l’altro a brevi distanze si alternano salita e discesa, una difficoltà in più”. Quindi, in generale che preparazione va fatta per questo Fettunta? “Ai miei dico solo questo: dipende molto dalle linee che tieni, da questa tecnica delle linee. Se uno non ha esperienza di linee, si butta a casaccio nella guida e può fare errori. Per questo dico che un rally come questo Fettunta si vince a tavolino, perchè dipende da come si prendono le note, si interpreta la strada, la si sa leggere, specialmente nei punti-chiave, si tiene la vettura sulle linee corrette”.

        Paolo Ciuffi, oltre 350 rally disputati, almeno una sessantina di vittorie assolute, quasi 150 vittore di categoria (classe o gruppo), ha corso anche sul vecchio tracciato del Fettunta (ps Linari, Zambra, Pastine, Monsanto da ripetere). “E’ stato il rally del mio esordio, nel 1989 su Peugeot 205 Rallye con cui arrivai terzo di classe – ricorda oggi – Correvo con Alessandro Socci. Eravamo in testa ma all’ultimo passaggio sul ponticino di Monsanto ruppi la coppa dell’olio nell’atterraggio. Andammo avanti ma ebbi noie al cambio, all’ultima curva mi girai, allora il navigatore mi urlò nell’interfono ‘Vai con la retro, vai con la retro’. Finii la prova in retromarcia, poi raggiungemmo il traguardo di Barberino col cambio bloccato in seconda. Avevo perso la prima posizione di classe ma fu comunque un bell’esordio nei rally”.(mgi/riproduzione riservata).

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