Ai veronesi Mattia Targon e Anna Dusi l’8° Rallyday della Fettunta. Sul podio anche Bocchio-Natoli e, per un decimo, La Ferla-Matteuzzi

È stato un finale tiratissimo quello che ha permesso ai veronesi Mattia Targon e Anna Dusi di trionfare al termine dell’edizione numero 8 del Rallyday della Fettunta. L’equipaggio vincitore, a bordo di una Renault Clio S1600, ha dominato la gara fino alla quarta prova speciale: in quel momento aveva 12”5 su Alessandro Bocchio e Leone Natoli (Renault Clio S1600), i vincitori dell’anno scorso che dopo un inizio difficile a causa della scelta sbagliata di gomme stavano recuperando di gran carriera. Nella penultima prova Targon non se l’è sentita e ha visto dimezzarsi il proprio vantaggio: “È stato difficile, ho dovuto concentrarmi di nuovo per l’ultima prova per riuscire a vincere la corsa. Non sono abituato a gestire una prima posizione assoluta e ho faticato molto, ma alla fine ho vinto la prova conclusiva e ce l’ho fatta. Sono al settimo cielo”, ha detto sul palco d’arrivo il pilota vincitore. Proprio la vittoria nell’ultima speciale gli ha anche permesso di vincere il Trofeo Vareno Grassini, dedicato alla memoria dello storico presidente di quella Valdelsa Corse che organizzava la gara insieme a Livorno Rally e col sostegno di Aci Firenze e delle amministrazioni locali. Appena dietro a Targon ha concluso proprio Bocchio, che l’anno scorso ancora insieme a Natoli aveva portato a casa la corsa. Penalizzato da una scelta non perfetta di pneumatici nel primo giro (dopo 11 chilometri aveva perso 13”1), il pilota biellese ha compiuto una rimonta forsennata che lo ha portato in seconda piazza, 6”3 dietro a Targon: “È stata una bella gara, peccato però per il primo giro: da quel momento in poi siamo riusciti a spingere fortissimo”, diceva sul palco. Ancora più felici di Targon erano Alessandro La Ferla e Giacomo Matteuzzi (Renault Clio S1600), equipaggio di San Casciano Val di Pesa che ha centrato la gara perfetta: dopo cinque mesi di assenza dall’asfalto, sono riusciti a tenere dietro per appena un decimo di secondo Mattia Zanin, quest’anno protagonista dell’Italiano Junior: “È stato bellissimo, l’adrenalina era a mille: sono raffreddato e questa è stata una difficoltà in più”, le sue parole.

Zanin e Fabio Pizzol (Renault Clio Rally4) sorridevano meno: pur avendo dominato la classe Rally4 e il gruppo RC4N anche davanti a Federico Gasperetti e Federico Ferrari, che qui hanno vinto cinque volte in carriera, quel solo decimo di ritardo è pesato loro un po’ anche perché nella prima prova speciale il duo trevigiano ha perso un paio di secondi dopo aver raggiunto in prova un equipaggio con qualche problema meccanico. Vittoria nel gruppo RC5N per Massimiliano Cecchini e Jari Cavicchi (Renault Clio RS N3), mentre sono stati i pordenonesi Alessandro Biondo e Stefano Lovisa a fare propria la finale del BMW Rally Cup 2022 a bordo della loro BMW 125d a trazione posteriore. Primi nel gruppo RC6N invece hanno chiuso i pistoiesi Dario Iozza e Martina Fresolone, a bordo della loro Fiat Seicento A0.

Grande sfortuna invece per Gianandrea Pisani e Fabrizio Vecoli (Renault Clio S1600), fra i protagonisti annunciati della gara: nella seconda speciale i due sono incappati in una foratura dopo un centinaio di metri e sono stati costretti a fermarsi a cambiare lo pneumatico. Persi quattro minuti, sono ripartiti prendendosi la soddisfazione di vincere la penultima prova speciale, ma poi hanno scelto di ritirarsi senza disputare l’ultimo tratto cronometrato.

I commenti sono chiusi.